Tre vecchi amici della mia isola segreta. G., P. è T.. Li ho conosciuti al bar più fascinoso dell’isola, lupi di mare. Storie e famiglie diverse alle spalle, salvo che amavano allo stesso modo due cose: il mare e la bellezza delle donne. Dal tavolino del 13.5 ne seguivano il passeggio, che lì rallenta, la sera c’è musica dal vivo. Li ho lasciati così, l’anno passato, nell’aria blu frizzante dell’estate. Sono tornata, e non ho visto il loro tavolino. Al suo posto una piccola palma, bellissima, dal tronco solido, africano. Perché? Giorni dopo ho incontrato G e P, mi hanno sussurrato che T non c’era più. Non avrebbero mai più potuto sedersi al ‘loro’ posto. Avevano regalato e fatto sistemare la palma, lì, memoria silenziosa della loro amicizia. L’ho guardata, pareva una donna bellissima anche lei, capelli di linfa, e la pelle nera. Ho sentito un colpo al cuore. E ho avvertito che nella loro spensieratezza fanciullesca si erano dati tutto. Non c’era bisogno di altro. L’amore è così, in ogni versione, mi sono detta. È il massimo della profondità, col massimo della leggerezza. Nulla di pesante no. Zero gravità. Si galleggia, come al mare.
Bella questa amicizia…mi ha fatto piangere.
Ha commosso anche me…
Amicizia: solida e leggera come una palma…
Proprio così, come tutte le cose vere.
Quella palma, con il suo silenzio evoca anche i loro momenti in cui, sazi di parole, si sentivano protetti da quel sodalizio. È la stessa sensazione che passa attraverso la tua scrittura…siamo tutti seduti attorno ad un immaginario tavolino in un non luogo , da cui non ci si vorrebbe mai alzare.
Sì, quel tavolino credo fosse la loro capanna dell’infanzia… L’amicizia vera ha questo potere immenso. Una fantasia immensa. Grazie… Troppo per me!
Anch’io sono trascinata da un piacere d’ipnosi nelle letture che mi rubano l’anima. Vorrei restare nella storia, non staccarmi mai dai personaggi, continuare a respirare l’intimità di quel non luogo (chiamato da te benissimo)… quel concentrato di tutti i nostri luoghi più cari. Lo scrittore diventa sempre un mio grande amico, invisibile eppure da qualche parte in carne ed ossa, con tutti i sensi!
Forse per questo adoro scrivere, per la magica moltiplicazione di bene che produce… un altro tipo di PIL, dovremmo iniziare a considerarlo.