Ho scoperto di voler fare della scrittura una professione sul finire dei vent’anni. A ventidue mi ero laureata in filosofia, a venticinque in giurisprudenza, due anni e mezzo dopo ero avvocato.
Gli studi giuridici avevano aperto la porta alla vita concreta. Avevo perso per strada, senza accorgermene, l’odore dei libri delle aule universitarie.
Quell’inizio di vagabondaggio nella vita vera era stato traumatico.Tanti nodi, non sciolti dal pettine del ragionamento, erano divenuti evidenti. Un fatto, tra tutti, era apparso chiaro: i sogni sono luci che non si spengono. Mai! Sono più potenti loro di qualsiasi interruttore. Migliaia di pagine di sentenze, infiniti commi di articoli non avevano oscurato il desiderio fulgente di raccontare.
Così sono tornata all’inizio. A quanto la filosofia aveva nutrito senza conoscere l’obiettivo. E la storia della scrittura è cominciata, bollente e aromatica come una fumante tazza di tè, da sorseggiare lentamente…
Gli studi giuridici avevano aperto la porta alla vita concreta. Avevo perso per strada, senza accorgermene, l’odore dei libri delle aule universitarie.
Quell’inizio di vagabondaggio nella vita vera era stato traumatico.Tanti nodi, non sciolti dal pettine del ragionamento, erano divenuti evidenti. Un fatto, tra tutti, era apparso chiaro: i sogni sono luci che non si spengono. Mai! Sono più potenti loro di qualsiasi interruttore. Migliaia di pagine di sentenze, infiniti commi di articoli non avevano oscurato il desiderio fulgente di raccontare.
Così sono tornata all’inizio. A quanto la filosofia aveva nutrito senza conoscere l’obiettivo. E la storia della scrittura è cominciata, bollente e aromatica come una fumante tazza di tè, da sorseggiare lentamente…
[…] di Valeria De Luca (Ianieri […]